Pro e contro di una vendita poco trasparente
Ciao,
Ti ricordi il classico dottore del West? Cappello impolverato, carretto scricchiolante e una fila di boccette dai nomi improbabili: Elisir della vita eterna, Pozione per il cuore spezzato, Rimedio universale contro tutto, Elisir della felicità. Prometteva miracoli, ma si dava alla fuga al primo cliente deluso o quando lo sceriffo faceva capolino. BANG!
Sia chiaro, non vendo corsi o consulenze, tutto quello che stai leggendo è gratuito, mi limito solo ad aiutare i miei clienti, l’unica cosa che devi fare è investire 5 minuti della tua giornata, ovvero il semplice tempo di lettura di questo articolo.
Affare fatto?
Ora, potresti pensare: “Certo, erano altri tempi!” Ma sei sicuro?
Perché oggi, tra siti web di dubbia serietà e descrizioni di prodotti con proprietà “da premio Nobel”, sembra che i vecchi “dottori” siano tornati in grande stile… il carretto non ha più le ruote, ma è diventato digitale.

Il problema delle promesse miracolose
Dire che un prodotto cura malattie o risolve problemi complessi senza prove scientifiche non è solo un errore ingenuo: è un invito a farsi notare (in modo negativo) dai clienti mediamente attenti e, peggio ancora, e prendere dei rischi inutili e pericolosi.
Le normative europee sono molto chiare su questo punto: etichette e pubblicità devono essere trasparenti, oneste e conformi.
Noi ad esempio ci appoggiamo a due professionisti specializzati in questo aspetto, e se qualcosa “non quadra” ci tirano le orecchie, correggiamo, e viviamo e facciamo sogni tranquilli a no e voi.
E i competitor che ignorano queste regole? Magari riescono a piazzare qualche vendita in più… finché il cliente non si accorge che “la cura miracolosa” non funziona. Risultato? Perdono credibilità. E tu sai bene quanto sia difficile recuperarla.
Tradizione e spiritualità: valori da rispettare, ma non da usare per trarre in trappola i clienti.
Molti articoli che vendiamo hanno un legame profondo con tradizioni millenarie, rituali e una sfera spirituale che merita rispetto. Che si tratti di un Palo Santo, una campana tibetana o una lampada di sale, non stiamo semplicemente parlando di oggetti, ma di simboli con un significato radicato in culture e credenze.
Riconosciamo e valorizziamo questa importanza. Tuttavia, è altrettanto fondamentale non amplificare queste nozioni attribuendo agli articoli proprietà “curative” non verificate scientificamente.
Comunicare con equilibrio e sincerità protegge non solo la tua credibilità, ma anche quella del prodotto stesso.
E allora cosa fare per proteggersi da “i dottori del West?”
Alcuni suggerimenti.
1) Verifica sempre le indicazioni che il tuo fornitore ti dà, cerca di capire se riconosci utilizzi o “poteri” eccessivi al prodotto che ti propone. L’etichetta è una parte fondamentale dell’articolo, per questo le nostre sono supervisionate da due differenti professionisti.
2) Se qualcosa non ti è chiaro chiedi spiegazioni. Da oltre vent’anni curo il servizio pre e post vendita e proprio per dare spiegazioni efficaci, tempestive e precise studio, mi aggiorno sulle normative e sulle proprietà e questo lo esigo anche dal mio staff.
3) Paragona lo stesso articolo e soprattutto cosa dicono i loro fornitori, diffida da chi “fa far troppe cose” ad un articolo. Se non sei convinto…torna al punto 1 ed inoltre chiedi a chi “fa far troppe cose” le sue fonti.
Ti faccio un esempio.
Ecco un esempio pratico:
Un cliente ti chiede: “Questa lampada di sale rosa può guarirmi dall’insonnia?”
Iniziamo con analizzare insieme la richiesta del cliente. È importante!
* Innanzi tutto il cliente utilizza la parola guarire. È una parola “sensibile” i prodotti che guariscono vanno ben inquadrati e con molta cautela. Diverso poteva essere il discorso se il cliente avesse utilizzato parole come “può aiutarmi” è “utile”
* Il cliente inoltre parla di insonnia che è una patologia ben definita, anche qui si scivola nel campo medico, quindi stesso discorso di prima. Diverso poteva essere il discorso se il cliente avesse utilizzato parole come “dormo male”, “faccio fatica ad addormentarmi”.

Risposta del “dottore del west”
Sì certo questa lampada rosa è indicata per guarire l’insonnia!
Cosa succede:
Il cliente (disperato per la sua insonnia) FORSE la acquisterà, ma ben presto si accorgerà che la lampada non è in grado di GUARIRLO. Non tornerà mai più in quel negozio, se non peggio.

Risposta del “venditore competente e trasparente”
“No, ma è perfetta per creare un’atmosfera rilassante che favorisce il riposo. La luce rosa soffusa è di certo un aiuto per trovare un ambiente accogliente ideale per prendere sonno. E in più, è un bel complemento d’arredo che sa da piacere alla vista.” Cosa succede: Certo se il cliente desidera il metodo definitivo per la sua insonnia probabilmente non acquisterà la lampada, ma certamente apprezzerà la sincerità, la competenza del venditore. Probabilmente la lampada la acquisterà COMUNQUE grazie alla tua spiegazione corretta e professionale. Comunque si ricorderà positivamente di quel negozio per FUTURI ACQUISTI. |
Ricorda l’importanza ed il potere delle parole, nel bene e nel male.
La classica frase: “Certo! Scaccia tutto!” porta solo guai, che tu sia l’acquirente o il venditore, mentre con un approccio trasparente, sarai in grado di costruire un rapporto di fiducia con i tuoi clienti (che diventeranno ambasciatori del tuo negozio) o i tuoi fornitori.
Nella tua esperienza personale hai avuto articoli a cui sono stati dati “poteri extra”?
Fammi sapere
Buona vita
Oscar