Rimanere immobili non è mai una buona idea…

Nel commercio, chi resta immobile troppo a lungo rischia di diventare "un pezzo da museo": intatto, ma fuori dal tempo.

“Pronto, Oscar?” 
è la rubrica dove parlo di suggerimenti pratici, rifletto su problemi ed errori, e sottopongo riflessioni e soluzioni. Il bello sai quale è?
Che tutto parte da una telefonata di un cliente, una situazione reale che conduce a riflettere su noi e la nostra impresa.

 

Pronti?
Suona il telefono, io e il cliente parliamo di diversi argomenti e nel discorrere capto questa frase:

“Oscar, guarda… io ho sempre fatto così. I clienti vengono, trovano quello che serve, e alla fine comprano. Non mi lamento.!”

Io che amo indagare nelle cose chiedo: “Ok, ma dimmi una cosa… li vedi ancora tutti, quei clienti di una volta? O magari qualcuno non passa più?” 

Lui ci pensa un attimo: “Eh, qualcuno in effetti non lo vedo da un po’. Ma sono tempi duri per tutti, no?”

E lì gli ho detto: “Attenzione, perché se resti troppo tempo fermo, rischi di diventare come una “mummia”: conservi la forma, ma perdi la tua essenza. Un negozio deve sempre ricordare da dove è partito ma deve sapersi anche evolvere per intercettare le preferenze e le esigenze dei clienti”

Un negozio deve sempre ricordare da dove è partito ma deve sapersi anche evolvere per intercettare le preferenze e le esigenze dei clienti”

prima di continuare...sia chiaro

La metafora della mummia è forte, lo so.
Non vuole essere offensiva verso nessuno, ma serve a strappare un sorriso critico.
Ogni volta che condivido consigli lo faccio perché ci sono passato anch’io: sono situazioni che ho vissuto in prima persona, errori che ho commesso e da cui ho imparato.
Ed è proprio per questo che ho scritto questo articolo per aiutare a non restare immobili dove anch’io, a volte, mi sono fermato.

benvenuti al museo delle mummie

OK! abbiamo parlato di immobilismo riferito ad un’attività, ma immobilismo può abbracciare tutta una serie di “non azioni”. Vediamo insieme cosa può “non succedere” e come far sì che anche piccoli cambiamenti possano migliorare il nostro volume di affari. Pronto per la visista al museo delle “mummie”?

Teca numero 1: La mummia degli orari

Restare fermi con gli stessi orari “da sempre” è come chiudersi nel sarcofago e buttare la chiave.
Il mondo fuori cambia: le persone lavorano in modo diverso, fanno acquisti in orari insoliti, cercano comodità.
Errore tipico: orari rigidi che non rispecchiano più le abitudini dei clienti.
Caso pratico: hai un’erboristeria vicino alla palestra comunale, le mamme portano le figlie al corso di pallavolo alle 16. Tu da anni apri alle 16.45. 
Soluzione: osserva quando passano davvero i tuoi clienti, sperimenta aperture diverse, introduci servizi come ritiro su appuntamento o prenotazioni online. Anticipare o ritardare dal tuo orario standard può permetterti di intercettare una clientela che potrebbe disperdersi.

Teca numero 2: La mummia dei prodotti

Esporre sempre gli stessi articoli, nello stesso modo, per anni, è come mostrare al pubblico un sarcofago sigillato: sappiamo bene che la curiosità è uno dei motori principali di una vendita, se non cambiamo mai nulla, la curiosità cala e con essa anche i nostri scontrini.
Errore tipico: affezionarsi troppo ad un articolo e non rassegnarsi al fatto che è ora di cambiare, oppure non valutare nemmeno una variante di quell’articolo (packaging, estensione di linea). E’ sempre stato così, e così rimarrà.
Caso pratico: da vent’anni vendo incenso di una marca, ormai inflazionata, vittima di spietate guerre di prezzo ed imitazioni varie e concorrenza locale
Soluzione: non devi cambiare totalmente l’articolo che vendi (in poche parole continua a vendere incenso), ma valuta un incenso diverso, con packaging che si differenzi, una storia alle spalle, che sia immune alla guerra dei prezzi.

Teca numero 3: La mummia della comunicazione

Non comunicare mai o comunicare sempre nello stesso identico modo è come restare zitti, avvolti nelle bende.
Oggi i clienti vogliono sentirti vicino, sapere cosa hai di nuovo, ricevere stimoli. Puoi essere la persona più competente che ci sia, ma se non lo fai percepire ai tuoi clienti è un plus che rimane sulla carta, e i plus sulla carta non vendono.
Errore tipico: ripetersi “tanto mi conoscono”, “già lo sanno”, “mi trovano lo stesso”, “mi basta il mio e-commerce”. 
Caso pratico: ho un bellissimo e-commerce, fatto da un’agenzia, foto stupende, testi coerenti, processo di vendita sicuro e veloce. Non faccio promozione, non faccio post. Il sito è in terza pagina del motore di ricerca. Nessuno sa che esiste nonostante sia stupendo.
Soluzione: investi delle risorse (fallo in modo oculato e non strafare, ma fallo), aiuta il tuo e-commerce a salire, fallo conoscere, fallo cliccare. Piu’ click, più vendite.

Teca numero 4: La mummia della idee

4. La mummia delle idee

Il pericolo più grande è quello mentale: pensare che “tanto ho sempre fatto così e ha funzionato”.
È come restare sdraiati nel sarcofago aspettando che il tempo faccia il suo corso.
Il mercato, invece, non aspetta nessuno.

Errore tipico: confondere abitudine con certezza, adagiarsi nella comfort zone rifiutando qualsiasi cambiamento.
Caso pratico: da anni propongo una tisana semplicemente con un cartellino con il semplice nome. Ora potrei integrare con maggiori informazioni ad esempio la funzione (relax..detox..)
Soluzione: metti in discussione almeno una cosa ogni mese: una promozione diversa, un nuovo modo di esporre, una collaborazione. Piccoli cambiamenti tengono viva l’attività.

In un mondo in movimento frenetico è necessario sapersi muovere nei giusti tempi.

Il consiglio di questa settimana 🎯

Il problema dell’immobilismo non si nota subito.
All’inizio sembra che tutto vada avanti come sempre, ma piano piano l’attività perde energia, diventa meno visibile e i clienti iniziano a guardare altrove.
È un processo lento, quasi silenzioso: ci si accorge del cambiamento solo quando i numeri calano e i volti familiari non entrano più dalla porta.

Ecco perché rinnovarsi, anche con piccoli passi, è fondamentale: non per stravolgere ciò che funziona, ma per mantenerlo vivo e interessante.
Un negozio non è un museo, ma un organismo che respira insieme ai suoi clienti.

ed ora parliamo e parlami di te

Qual è quell’abitudine che nella tua attività “c’è sempre stata” e che forse oggi meriterebbe una revisione?
Quale di queste situazioni pensi di aver vissuto?

Buona vita

Oscar

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