peggio di non usare i social è usarli male

“Pronto, Oscar?”
è la rubrica nata per dare suggerimenti concreti da applicare alla propria attività, dopo aver riflettuto insieme su un argomento frutto di una telefonata ricevuta da uno dei miei clienti.
Un’evoluzione ancor più concreata di Un lunedì da Oscar, dove la teoria viene applicata ad un caso particolare, più precisamente ad una telefonata ricevuta in settimana.
Come funziona.
🟡 prendo una telefonata ricevuta in settimana,
🟡 la analizzo per voi
🟡 e da lì costruisco una riflessione utile per tutti.
Iniziamo.

La chiamata di questa settimana… mi ha fatto riflettere.
““Oscar, come mai non vi si vede su Instagram o TikTok? Ormai ci sono tutti… non sarebbe utile esserci? Tanti miei fornitori hanno un account, io li seguo e vedo i loro contenuti. Avreste molta più visibilità”. È iniziata così la chiamata di una cliente, curiosa ma anche un po’ perplessa".
Domanda legittima. la mia risposta è: “dipende.”
per capire perchè ho risposto così bisogna chiedersi
Visibilità significa sempre successo?
Ti farò un esempio non direttamente collegato al nostro mondo.
“Un architetto talentuoso decide di promuovere un nuovo progetto.
Il progetto è valido, ma lo presenta con una foto sfocata, fatta col cellulare, magari con il disegno poggiato su un tavolo in disordine, luce scarsa e una didascalia scritta di fretta, piena di abbreviazioni e refusi.
Il contenuto viene visto — magari anche tanto.
Ma ciò che trasmette non è il valore del progetto, bensì un’impressione di scarsa professionalità, poca cura nei dettagli, comunicazione amatoriale.

Risultato?
Nessuna richiesta. Nessun cliente. Anzi: chi vede quel post e già voleva contattare l’architetto diventa dubbioso… e passa oltre.
La visibilità c’è stata, ma non ha dato i risultati cercati e addirittura ha funzionato al contrario.
Ha creato un’immagine dell’architetto che non corrisponde alla qualità reale, ma che ormai è quella che rimarrà impressa.”
Essere sui social sembra sempre la cosa giusta: ti dà visibilità, ti fa sentire “dentro il giro”, ti sembra gratis…
Ma sotto la superficie ci sono cinque domande a cui rispondere prima di postare qualsiasi cosa:
SOCIAL, SI' O NO?






Che tipo di risultato voglio ottenere? Capirai che se il mio ipotetico post risulta amatoriale, con audio traballante, immagine tremolante, outfit inadatto e 23 like ricevuti, il messaggio che manderò è peggio dell’assenza.
Ho le competenze tecniche per farlo bene? Ovvio potrei incaricare un professionista, un content creator, ma ovviamente questo ha un costo… sono sicuro di voler utilizzare le mie risorse in questo progetto piuttosto che destinarlo ad altro?
Ho tempo di seguire costantemente, quotidianamente il progetto social? I social sono un mezzo di comunicazione estremamente rapido, che richiede di sfornare contenuti molto velocemente. Che idea vi da una pagina facebook aggiornata al 2022?
Facciamo questo lavoro per passione, ma dobbiamo anche valutare. Che ritorno commerciale ho? Tempo, soldi, impegno… riescono a farsi ripagare? Quanto deve aumentare il mio volume d’affari per ammortizzare il mio impegno social?
Quale è il target di clienti che voglio raggiungere? Siamo sicuri che lo stile che do ai mie contenuti sia adeguato alla mia clientela. Il mio modo di comunicare è in sintonia con quello che i miei clienti vogliono ascoltare. Di certo non posso iniziare i miei post con “CIAO BRO” se è un post destinato ad un professionista.
ATTENZIONE!
Quello su cui andrò a riflettere si riferisce alla nostra realtà ovvero al rapporto con altre aziende.
Come detto più volte Teos NON VENDE AI PRIVATI ( a differenza di altri nostri competitor che vendono a te e poi propongono lo stesso articolo ai tuoi stessi clienti) dove anche la comunicazione social è differente.
E tu? Cosa penseresti della mia azienda se mentre ti parlo di una crema, l’immagine si sfuoca, le mie parole diventano metalliche, o qualcuno passa dietro di me mentre parlo di parabeni, inci, provenienza legale del Palo Santo?
I contenuti social tra altre aziende, dovrebbero essere: un SERVIZIO PROFESSIONALE DI INFORMAZIONI, DOVREBBERO TRASMETTERE IL MODO NOSTRO MODO DI LAVORARE, UN PRIMO APPROCCIO CHE DEVE ESSERE APPROFONDITO POI DIRETTAMENTE MAGARI CON UNA TELEFONATA
e non un tentativo di televendita stile anni 90.
Io la vedo così .
Nel nostro caso, preferiamo parlare in diretta ai clienti, spiegare i prodotti, costruire fiducia, parlare dei nostri servizi come ad esempio:
* accogliere con una telefonata fatta da me, o dal nostro staff per dare un benvenuto sincero a chi si iscrive al nostro sito.
* avere una persona dedicata che si interfaccia con il customer care dei corrieri così da risolvere velocemente le problematiche di trasporto
* organizzare un sistema di lavoro che garantisca spedizioni veloci,
* predisporre un serivizio assistenza effettuata direttamente al telefono dal nostro staff, niente bot chat che ti rimandano ad una pagina internet
* la possibilità di resi facili e con burocrazia pari a zero.
Ovviamente tutto non si può fare (lo dicevo anche in una mia email precedente)… quindi preferisco le cose ti ho scritto sopra ad un video di tik tok…
Usiamo le risorse (tempo, competenze, energie) su ciò che sappiamo fare meglio, non su ciò che sembra andare di moda.
Quindi niente SOCIAL?
NO! Non ho detto questo.
Ma ricorda I social sono potenti, certo.
Ma come ogni strumento:
🎯 se vuoi usarli, fallo bene.
❌ Se non puoi farlo bene, meglio non farlo affatto.
✔️ E in quel caso: pensa cosa potresti fare meglio.
Ho già spiegato di tenere in considerazione il fatto che i rapporti tra aziende sono diversi da quelli che si hanno con i privati e, questo, vale anche per i contenuti che vengono trasmessi attraverso i social.
ed ora parliamo e parlami di te
Tu che rapporto con i Social?
Sarei curioso di saperlo. Scrivimi.
Buona vita
Oscar